Una delle nostre ultime uscite in bici sotto il cielo azzurro di metà novembre ci ha regalato tantissimi panorami ma soprattutto tantissime emozioni, che abbiamo tracciato sulla cartina in un nuovo percorso: l’Eddy Merkx 🚴
Perché questo nome? Perché è un percorso intenso e fisico, proprio come la fame di vittoria di uno degli eroi del ciclismo mondiale. Ma una volta in sella sarà il paesaggio a darti energia 💪😎
È un percorso in salita quello che dal mare conduce fino al meraviglioso borgo medievale di Montescudo e la strada davanti a noi ci porta alla prima conquista: Trarivi. Attorno il panorama si svela: cieli immensi e la vista che spazia da sinistra a destra, dal grattacielo di Cesenatico al Monte San Bartolo nelle giornate più limpide. Sì, la vista è proprio magica e uno dei tratti caratteristici di queste piccole frazioni, qualità strategica di cui ci si accorse anche durante la Seconda Guerra Mondiale. È qui infatti che passava la Linea Gotica, strenua linea difensiva che ancora oggi lascia il segno sugli edifici: un esempio è la Chiesa della Pace di Trarivi con i soffitti e le pareti abbattuti dai bombardamenti ma che hanno riportato alla luce le antiche tracce di muratura romana.
🚴 Superata Trarivi è Montescudo ad aspettarci, aggrappata a 386mt s.l.m è il punto più alto del percorso. Continuiamo la salita, perché come diceva Eddy Merckx “quando la strada sale non ti puoi nascondere”. La nostra meta è una perla medievale tra le più suggestive della Valconca, anche se le sue radici affondano ancora più profondamente nella storia, fino all’epoca romana. Tra le sue caratteristiche viuzze lastricate trovano spazio enoteche e ristoranti con menu caratteristici del territorio. Vi percorrerle tutte fino a raggiungere la Piazza del Municipio, uno spazio aperto sulla entroterra e il mare. Spettacoli così, pochissimi.
Al ritorno imbocchiamo il bivio per Montecolombo, anch’esso un antico borgo medievale che ospita un delizioso centro storico occupato da un giardino di querce e un giardino commemorativo. Entrambi sono circondati dalle antiche mura della roccaforte da cui si gode la vista del mare. La strada poi prosegue per San Savino e Passano lasciando la vista libera di spaziare fra campi di grano, oliveti e vigneti. A Croce, appena lasciata Montecolombo, trovate la Cantina Fiammetta dove il vino come dicono loro è “made in family” da generazioni 😋.
Un piccolo pit stop lo merita anche il Santuario di Valliano che ospita al suo interno gli affreschi di uno degli allievi prediletti del Raffaello: Pellegrino da Modena.
Continuiamo la discesa? Dopo San Savino e Passano, voltiamo a sinistra per Coriano. Qui la città comincia a farsi sentire, ma questo grazioso comune nato fra i vigneti conserva ancora tutte le caratteristiche del borgo medievale. Il nostro consiglio? I resti della rocca malatestiana che conservano un mirabile arco d’ingresso seicentesco.